Solenne ma incalzante canzone con un arguto riff di pianoforte. Melodicamente, il brano di Benedetti, Ercolini e Maggini, è una sperimentazione audace ma interessante, con una vena emotivamente malinconica che non si riscontra in altre canzoni omotematiche. Canzone non partecipante alla finale del Festival di Burlamacco.
Tommaso Lucchesi