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Canzoni - Risorgi ancor più bella (1946)

Arrangiamento

    ignoto

Leggenda narra che durante i bombardamenti alleati subiti da Viareggio tra il 1943 e il 1944, Icilio Sadun prestò ascolto al suono apocalittico che facevano le bombe quando precipitavano sulle case e ne rimase colpito. Finita la guerra, Sadun si diresse al suo pianoforte muovendosi con cautela tra le rovine di quello che rimaneva della sua casa e si mise a suonare un motivo le cui cadenze volevano richiamare proprio la caduta dal cielo di ordigni di morte tramutati dalla magia della musica in note sincopate. Un pezzo indimenticabile che parte da un'altisonante introduzione e converge verso un refrain esplosivo, impreziosito dalle parole di Gino Guidi. E' l'inno della rinascita e anche il concorso riparte con la sua vittoria assoluta e indiscutibile. Il brano sarà ripescato dalla Fondazione Tofanelli nel 2003 come motivo ufficiale per esorcizzare i tempi di guerra di civiltà che caratterizzarono l'inizio del millennio.

Tommaso Lucchesi
Copia negli appunti

Risorgi ancor più bella, oh Viareggina:
di gioia e amore il tempo si avvicina!

E’ Carneval

che scende in gran corteggio – su Viareggio.
È il re del più giocondo buonumore:
è il mago astuto, buffo e seduttore.

Da noi ritorna

a dir che ormai il dolor – dilegua e muor!

Carnevale, quando arrivi, che bellezza!
Ride il cielo e canta il mare...

Sei il giocondo – re di un mondo – che disprezza

chi non cede al suo voler.
Bel Carneval – nel baccanal,
dai tu l’oblio, la gioia
che inebria – nell’estasi
i cuor – d’amor!

Carnevale, quando arrivi, che bellezza!
Ride il cielo e canta il mare...

Sei il giocondo – re di un mondo – che disprezza

chi non cede al suo voler.
Bel Carneval – nel baccanal,
dai tu l’oblio, la gioia
che inebria – nell’estasi
i cuor – d’amor!

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