Esperimento ambizioso ma ben riuscito quello del compositore torinese Erminio Carosio che, in coppia col paroliere Jappy, firmò per il 1927 il primo 6/8 della storia del Carnevale di Viareggio. Un two step contagioso e allegro che si apre con la celebre definizione di Viareggio quale perla del Tirreno (in realtà del Mar Ligure) che in quegli anni inizia a prendere forma. Sono gli anni ruggenti della manifestazione e, dai carri sempre più grandi e movimentati ai festeggiamenti dei veglioni colorati, il Carnevale vive una delle sue migliori epoche. Poche informazioni sui vero nome del paroliere ma la ricerca continua...
Tommaso Lucchesi
O bimbe dagli occhioni
ardenti di mister
torna già
Carneval
Sovrano del piacer!
E tutte le canzoni
han per refrain “Amor”
O bimbe a mani piene date i fior.
Viareggio è una canzone
che dai pini va al Tirren.
E’ una malia!
E’ una follia!
E' dolce un'illusione
gaia sboccia in tutti i cuor
Fata Viareggio – dacci l’amor.
O bimbe dagli occhioni
ardenti di mister
torna già
Carneval
Sovrano del piacer!
E tutte le canzoni
han per refrain “Amor”
O bimbe a mani piene date i fior.
Viareggio è una canzone
che dai pini va al Tirren.
E’ una malia!
E’ una follia!
E' dolce un'illusione
gaia sboccia in tutti i cuor
Fata Viareggio – dacci l’amor.
Viva il Carneval.