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Canzoni - 'Nfilza Rosalba (1913)

Interpreti

    ignoto

Arrangiamento

    ignoto

La prima documentazione di una canzone originale scritta per il Carnevale risale al 1913 con l'ironico testo dedicato alla storia di Rosalba, prosperosa e ingenua fanciulla di paese, composto dall'istrionico Giuseppe Giorgi. Il brano, mezzo parlato e mezzo cantato, alterna la declamazione dello stesso "Noce" (soprannome di Giorgi) che racconta la disavventura amorosa di Rosalba con il classico coro che accompagna lo scanzonato refrain. Per dovere di cronaca, sottolineiamo la convenzionalità della data (incerta) e dell'autore (dubbio), nonché il fatto che la versione oggi fruibile è stata incisa negli anni Settanta.

Tommaso Lucchesi
Copia negli appunti

Oh cosa ho fatto io in questo mondo,
ho l’oro in mano e mi doventa piombo
infilza Rosalba, Rosalba infilza,
infilza Rosalba, Rosalba infilzerò...

Popolani, inclito pubblico, ne' vari quadri del cartellone che vi mostro, potrete
seguire le vicende di vella miserevole e triste storia della prosperosa, umile ed

ingenua villica Rosalba!
Forza maestro!

Infilza Rosalba,
Rosalba infilza,
infilza Rosalba,
Rosalba infilzerò...

1°quadro: è mattino, Rosalba ignara di ciò che l’aspetta si avvia giuliva alla
polla ad attingere acqua... quando c’è vicina esce dal bosco un omo nero,

l’afferra per un braccio se la strascia dentro e...

Infilza Rosalba ecc.

2°quadro: è sera, Rosalba con la brocca in capo ritorna alla polla, riecchiti
l’omo in nero, la prende a braccetto e s’avviino nel bosco e...allora?

Infilza Rosalba ecc.

3°quadro: è mattino, Rosalba cantando giuliva ritorna alla polla...questa volta
l’omo in nero la prende dolcemente fra le braccia e, ahi noi! Sfacciatamente

baciandola se la riporta nel bosco e...allora?

Infilza Rosalba ecc.

Inclito pubblico, popolani, signore e signori: come vedete abbiamo dovuto
tappà alla svelta con dei fazzoletti il quarto e quinto per ordine del Sor
Delegato che ha minacciato di schiaffassi tutti in Tore dice per oltraggio che
non so io... non si potrà così vedere la povera Rosalba che col bambolo in
braccio lo va a portà al tonagone nero con tutto vel popò di putiferio che

prosegue... musica maestro!

Oh cosa ha fatto la fortuna mia,
l’avevo in mano e m’è scappata via...

Infilza Rosalba,
Rosalba infilza,
infilza Rosalba,
Rosalba infilzerò!

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